Quali spazi per queer e gender studies?
Mercoledì 25 ottobre 2017 dalle ore 20
c/o Láadan. Centro culturale e sociale delle donne
via Vanchiglia 3, I piano, Torino
Incontro organizzato da ArDP e Federazione Làadan in collaborazione con Manituana-Laboratorio culturale autogestito
ore 20.00 Aperitivo e Cena di autofinanziamento
ore 21.00 Discussione sul tema “Quali spazi per gender e queer studies?”
Intervengono anche:
– Chiara Bertone
– Maddalena Cannito
– Natascia de Matteis
– Chiara Inaudi
– Cristian Lo Iacono
– Elena Petricola
– Ferdinanda Vigliani
Gli studi di genere e queer faticano tutt’ora a trovare spazio e legittimità all’interno del mondo istituzionale e continuano ad essere legati ad alcuni ambiti disciplinari moto specifici, ad esempio l’antropologia, senza che si riconosca loro il potenziale di fornire una prospettiva completa sui saperi, che superi il fintamente neutro ed universale sapere maschile, bianco, eterosessuale. A fronte di questa situazione nell’Accademia, nella quale sono ovviamente presenti numerose eccezioni che emergono con fatica, gender e queer studies trovano spazi altri, nell’associazionismo, nel movimento, nella ricerca indipendente, attraverso i quali è possibile portare avanti percorsi di studio e praticare la condivisione dei saperi tramite contatti ed intersezioni con il tessuto sociale locale. Questo tipo di realtà apre una serie di interrogativi e contraddizioni sui rapporti con i luoghi di costruzione del sapere, sugli intrecci tra lavoro e militanza politica, tra punto di vista situato e scientificità della ricerca, tra sapere intellettuale e prassi politica.
Quali spazi rispondono a questa necessità? E’ possibile che nascano all’interno delle istituzioni, universitarie e non, oppure un sapere critico per sua natura vive nelle esperienze di autoorganizzazione e viene depotenziato della propria carica di rottura da ogni forma di istituzionalizzazione?