L’Istituto “Figlie dei militari” di Torino
presentazione della ricerca di CINZIA BALLESIO
(fonte immagine: www.delcampe.net)
venerdì 16 aprile 2010 ore 17
via Palazzo di Città 20, Torino
La ricerca sull’Istituto Figlie dei Militari vuole ricostruire la storia di questo collegio femminile nato a Torino nel 1868 dall’iniziativa di Maria Luisa del Carretto e chiuso nei primi anni ’70.
Oltre alla consultazione, in corso, del ricco fondo esistente presso l’Archivio di Stato, sono state già effettuate una trentina di interviste filmate alle ex allieve ed è stata attivata una ricerca di testimonianze e documenti in possesso di eredi delle allieve o di chi abbia avuto contatti con l’Istituto.
Dalla prima schedatura dei documenti paiono di notevole interesse il dibattito su una “nuova educazione femminile” che emerge dai verbali della Commissione promotrice e del Consiglio Direttivo, la ricostruzione della vita interna in base ai numerosi regolamenti, l’evoluzione dei corsi attivati in collegamento alle varie riforme scolastiche e, soprattutto, gli spunti per la ricostruzione di storie di donne che hanno frequentato l’istituto come allieve, insegnanti, direttrici o membre delle istituzioni amministrative del collegio. Dalla storia dell’istituto partono infatti innumerevoli storie di donne che si intrecciano in un universo femminile ricchissimo e in gran parte da scoprire. Si tratta di donne più note, come la fondatrice Maria Luisa del Carretto, la direttrice di fine Ottocento Giulia Cavallari Cantalamessa, laureata in Lettere a Bologna con Carducci nel 1882, Gina Sobrero che pubblica nel 1899 “Ricordi di collegio”, manuali di bon ton e un interessante diario recentemente ripubblicato o sconosciute, come Marianna Maritano, nata a Luserna San Giovanni, figlia di contadini diventata maestra perché invalida ad una mano, insegnante dal 1868 al 1918 alla Villa della Regina, dove rimarrà fino alla morte nel 1926 e di cui una nipote ha conservato un breve diario.
Partita dalla consultazione dei documenti ufficiali di questa scuola laica di cui pochissimo si conosce, unica in Italia e, fino alla Seconda Guerra Mondiale, punto di riferimento per un certo tipo di educazione di genere al punto da rivaleggiare con il più noto collegio Poggio Imperiale di Firenze, la ricerca si sta arricchendo grazie all’incontro con le storie delle tante protagoniste della vita dell’istituto, storie di donne che possono diventare spunti di studio e approfondimento in un ambito poco indagato quale quello della storia al femminile.