Passeggiare in archivio. Conservazione, ricerca, fruibilità –
Elena Petricola
Nel pensare all’archivio come luogo fisico di conservazione di materiali e come nodo di una rete di relazioni, vorrei proporre alcune riflessioni. Sappiamo infatti che ormai da tempo tanto gli archivi istituzionali quanto quelli di istituti, associazioni, circoli e realtà diverse, cercano la relazione con il grande pubblico, insieme al lavoro di conservazione e alla promozione della ricerca a partire dal proprio patrimonio archivistico.
In questo senso, partendo dall’esperienza di una realtà in crescita come quella dell’Archivio delle donne in Piemonte, ci troviamo di fronte ad alcuni interrogativi, stimolanti ma a tratti anche drammatici. Ardp infatti pratica il lavoro in rete, guarda alle diverse realtà delle donne, alla conservazione e alla valorizzazione di un patrimonio di esperienze attraverso i documenti, alla ricerca e alle attività culturali. Ma quali margini abbiamo per fare tutto questo? Quali scelte siamo portate a fare perché gli obiettivi che ci poniamo siano raggiungibili e patrimonio comune, e quindi non solo per rivendicare uno spazio alle voci delle donne ma anche perché il nostro lavoro culturale possa diffondersi in maniera efficace?
La passione con la quale svolgiamo questa attività è animata dalla convinzione che sia importante questa specifica memoria purché si riesca a rendere l’archivio un ambiente sempre più avvicinabile, nel quale passeggiare appunto, nel momento in cui, a mio avviso, si possono interrogare il passato e il presente in forme partecipate, non confinate o non eccessivamente elitarie nelle pratiche e nei linguaggi, riproducibili.
Elena Petricola (Torino, 1973) – Attualmente sono Delegata dell’Archivio delle donne in Piemonte.
Di professione faccio la storica e ho lavorato presso l’Università di Torino e l’Università del Piemonte Orientale come docente a contratto di Storia contemporanea e di Storia delle donne e di genere.
Faccio parte del Comitato di coordinamento dell’Associazione Storie in movimento (www.storieinmovimento.org) e sono tra i fondatori e le fondatrici del progetto “Zapruder World. An International Journal for the History of Social Conflict” (www.zapruderworld.org) e coordinatrice dell’Editorial Board della rivista.
Tra i miei principali interessi di ricerca, la storia delle donne e di genere nel Novecento e la storia dei femminismi.