Antifasciste e partigiane. Come raccoglierne e raccontarne le storie – Marta Nicolo e Monica Schettino
La fonte orale rimane la via dell’elezione per l’approccio ai temi della memoria nei loro meccanismi dinamici, ossia dei rapporti tra le storie di tutti e la cosiddetta “grande storia”. Questo appare evidente considerando la specificità della fonte orale in quanto materiale che si costruisce, che non preesiste, ma si forma durante la ricerca e che implica nella sua intima essenza una doppia soggettività, quella del narratore e del ricercatore.
La storia grazie alle fonti orali scopre l’approccio del singolo. È un approccio complesso alla realtà. L’oralità aggiunge l’elemento irrazionale, i sentimenti e le emozioni. L’importanza dell’ausilio delle fonti orali nella ricostruzione della Memoria Individuale e della Memoria Collettiva è, dunque, un tema centrale, ma è altrettanto importante interrogarsi su quali strategie adottare nella diffusione e trasmissione di questa memoria nel mondo attuale.
La vicenda biografica di Anna Marengo, medico nelle formazioni partigiane biellesi, raccontata attraverso un audioracconto e diffusa sulla rete internet attraverso un blog può essere un esempio di risposta a questi interrogativi. Il progetto, nato da una ricerca storico-letteraria che intende studiare e pubblicare il memoriale e i racconti della Marengo, è fruibile attraverso il web da un pubblico più vasto così da diffondere e conservare la memoria di una straordinaria figura di donna, di dottoressa e di partigiana. (Per ascoltare l’audioracconto cfr. http://annamarengobeck.wordpress.com/).
Marta Nicolo. Laureata in Storia Contemporanea con il massimo dei voti nel 2008.
Dal 2009 collabora con l’Istituto per la storia della resistenza e della società contemporanea delle province di Biella e Vercelli di Varallo in qualità di Ricercatrice.
Nel 2011 ha partecipato al Master di Eccellenza Universitaria “I Granai della Memoria”. Attualmente collabora con l’Università di Scienze Enogastronomiche di Pollenzo come Operatrice della Memoria e in qualità di Ricercatrice con la Fondazione Nuto Revelli.
Monica Schettino. Laureata in Lettere Moderne all’Università di Torino, dal 2006 è Dottore di Ricerca in Italianistica con una tesi sulla Scapigliatura piemontese.
Cultrice della materia presso l’Università del Piemonte Orientale, ha collaborato alla cattedra di Letteratura Italiana del prof. Zaccaria pubblicando il carteggio inedito di Giovanni Faldella e Achille Giovanni Cagna per l’editore Interlinea di Novara.
Studiosa della letteratura italiana dell’800 e del ‘900, ha pubblicato saggi su Leopardi, Ungaretti, Carducci e Francesco De Sanctis. Assegnista di ricerca dal 2006 al 2008, attualmente collabora con l’Università di Torino dove è docente a contratto per i corsi di Letteratura Italiana e insegna nelle scuole superiori della provincia di Vercelli.