Archivi delle donne e reti della memoria – Liliana Ellena
Gli archivi e la memoria delle donne intrattengono tra loro un rapporto complesso e contraddittorio. Le consolidate gerarchie di rilevanza degli archivi tradizionali hanno spesso reso invisibile l’esperienza delle donne. Le forme della memoria delle donne, d’altro canto, hanno privilegiato percorsi poco lineari, legati all’ambito del privato e delle reti familiari piuttosto che a quello pubblico e istituzionale, affidandosi alla tradizione più spesso orale che scritta, o alla trasmissione poco codificabile della memoria dei corpi e delle relazioni.
L’irruzione delle donne sulla scena della storia come soggetto collettivo negli anni 70 e 80 ha portato con sé un’inedita domanda di memoria, che ha interrogato e sfidato la reciproca estraneità tra archivi e memoria delle donne. La ricchezza del patrimonio portato alla luce dagli archivi delle donne nati in questi anni ha messo in evidenza quanto poco “neutro” fosse il lavoro archivistico, ricco al contrario di implicazioni politiche.
L’intervento discute le potenzialità implicite nelle pratiche che si sono intessute attorno a queste esperienze, in cui gli archivi si configurano come reti della memoria. In una prospettiva che mette al centro il nesso tra passato e futuro, essi disegnano una mappa di esperienze, voci, contesti, nella quale prendono forma relazioni impreviste, in cui il passato, sollecitato da nuovi sguardi e domande, si presenta come una trama aperta e libera nuove possibilità e significati per il presente.
Liliana Ellena
Ricercatrice precaria, si occupa da diversi anni di storia dei movimenti delle donne e di storia di genere. Negli anni più recenti ha affrontato il tema del rapporto tra memoria politica e ricerca storica in due contributi inclusi nei volumi collettivi Donne e politica. La presenza femminile nei partiti politici dell’Italia repubblicana, Torino 1945-1990 (Franco Angeli, 2005) e Il femminismo degli anni Settanta (Viella, 2005). Nel 2007 ha curato con Elena Petricola Donne di mondo. Percorsi transnazionali dei femminismi, (“Zapruder”, n. 13) e attualmente insegna Storia delle donne e di genere all’Università di Torino.