Valli di carte: la conservazione della memoria in un’area geografica “marginale” – Gabriella Ballesio
Le valli del Piemonte occidentale conosciute come “Valli valdesi”, tra le varie specificità dovute alle loro vicende storiche, religiose e culturali, presentano una concentrazione e una ricchezza di materiale archivistico inusuale per un’area geografica montana e periferica. Non soltanto le istituzioni o le associazioni hanno prodotto e conservato fondi d’archivio, ma le famiglie, i singoli personaggi, donne e uomini, hanno lasciato tracce significative delle loro esistenze attraverso atti, lettere, diari, fotografie.
La presenza dell’amministrazione della Chiesa valdese nella sede plurisecolare di Torre Pellice ha indubbiamente contribuito ulteriormente a raccogliere e concentrare documentazione proveniente dal mondo evangelico italiano, rendendo possibili vari percorsi di ricerca, tra cui quelli relativi alla storia delle donne, a partire dal XVIII secolo.
Gabriella Ballesio
Nata nel 1955, laureata in Storia medievale all’Università di Torino e diplomata in Paleografia, è la responsabile degli Archivi della Società di Studi valdesi dal 1984 e dal 1990 dirige l’Archivio della Tavola valdese, che comprende non soltanto la documentazione storica delle chiese valdesi ma anche quella delle altre chiese protestanti in Italia.
E’ Vicepresidente della Società di Studi valdesi.