I Gruppi di difesa della donna 1943-1945 – Luciana Ziruolo
La Resistenza civile nell’Europa occupata è la risposta delle comunità alla dominazione nazista e fascista. E’ una forma di lotta che, pur non avvalendosi delle armi, richiede doti di grande coraggio, sangue freddo, capacità di trovare rapida soluzione ai problemi che i diversi scenari di volta in volta paravano di fronte.
Già vent’anni fa, Anna Bravo e Anna Maria Bruzzone nel saggio In guerra senza armi. Storie di donne 1940-1945 (Laterza 1995), mostravano come le donne non solo ebbero ruolo decisivo nella Resistenza civile, ma ne fossero quasi le iniziatrici con la grande opera di salvataggio dei militari all’indomani dell’8 settembre.
I Gruppi di difesa della donna, che nascono a Milano nel novembre 1943, diffondendosi ben presto in tutta l’Italia del Nord, creano reti di assistenza solidale alle famiglie dei deportati, organizzano scioperi, sabotaggi, promuovono la Resistenza nella vita quotidiana, nelle fabbriche, nelle scuole nelle campagne.
Nel 70° anniversario della Resistenza, il gruppo di coordinamento donne dell’Anpi nazionale intende colmare un vuoto storiografico su questa organizzazione femminile, aperta ad ogni donna senza discriminazioni sociali e politiche, con una ricerca che partendo da una ricognizione archivistica confluirà in un convegno, in una mostra multimediale e in una pubblicazione.
Luciana Ziruolo (Milano, 1956) è Direttore dell’Istituto per la storia della Resistenza e della società contemporanea in provincia di Alessandria “Carlo Gilardenghi”. Laureata in lettere presso l’Università degli Studi di Milano con una tesi in storia del risorgimento, ha ricoperto svariati incarichi: dal novembre 1986 al febbraio 2006 è stata responsabile della Sezione didattica dell’Istituto per la storia della Resistenza e della società contemporanea in provincia di Alessandria; dal 1996 al 2012 è stata membro della Commissione formazione nazionale dell’Istituto nazionale per la storia del movimento di Liberazione. E’ membro della Commissione Storia dell’ex Provveditorato agli Studi di Alessandria (ora USP) dalla sua istituzione (1997); è membro della redazione di “Quaderno di storia contemporanea”nonché membro della Commissione scientifica del Consiglio regionale del Piemonte
Si è occupata di storia dello stato unitario e di didattica della storia contemporanea ed ha pubblicato numerosi saggi e articoli in volumi collettanei e riviste.