Fondo Associazione Livia Laverani Donini
Inventario a cura di Cristina Gasca (2010)
Versione integrale dell’inventario
Nota storica
L’Associazione Culturale Livia Laverani Donini è fondata il 21 giugno 1983 da Piera Egidi, Maria Teresa Fenoglio, Elisabetta Donini e Maria Luisa Tourn. Ha sede a Torino, in via Governolo 28 bis e sede legale in via dei Mille 7, presso lo studio della notaia Grazia Prevete, rogataria dell’atto costitutivo.
Secondo quanto enunciato nello Statuto “l’Associazione non ha scopo di lucro e si propone, in particolare nell’ambito del territorio della Regione Piemonte, di promuovere iniziative di interesse culturale e sociale relative ai problemi della condizione femminile complessivamente intesa, ispirandosi all’esempio e agli ideali di Livia Laverani Donini”.
Livia Laverani Donini1 fu antifascista, partigiana combattente, dirigente comunista e consigliere di amministrazione dell’Ospedale Ostetrico Ginecologico Sant’Anna di Torino, dove ebbe un ruolo decisivo per l’istituzione del Day Hospital, il primo in Italia, accogliendo con intelligenza e spirito di dialogo il contributo critico del movimento delle donne. Operò sempre con passione, coerenza e disinteresse, lasciando un indimenticabile esempio di militante politica e di donna.
Sempre secondo quanto enunciato nello Statuto, l’Associazione persegue tra l’altro le seguenti finalità:
a) incentivare, promuovere e sostenere studi e ricerche sulla condizione femminile;
b) organizzare conferenze, premi, corsi didattici e informativi, dibattiti, manifestazioni, e spettacoli, proiezioni cinematografiche ed audiovisive, mostre artistiche ed artigianali;
c) svolgere attività editoriali e di distribuzione di pubblicazioni periodiche, librarie e qualsiasi opera di stampa a carattere culturale, sociale e politico;
d) instaurare rapporti di collaborazione con altri organismi che perseguono le medesime finalità per lo scambio reciproco di esperienze.
L’Associazione è molto attiva nel panorama torinese per circa una decina d’anni e annovera al suo interno una decina “socie ordinarie” che gestiscono le attività, e circa cento tra “soci onorari”, che a vario titolo danno contributi rilevanti, e “soci sostenitori” per singole iniziative.
Tra le prime iniziative messe in atto vi è la costituzione di un premio di studio di L. 2.000.000, frutto di una sottoscrizione all’Associazione, per la realizzazione di una tesi di specializzazione in Ginecologia Oncologica, da assegnarsi ad una laureata o a un laureato della Facoltà di Medicina, bandita il 7 novembre 1983. La borsa di studio non viene però assegnata per mancanza di concorrenti e il capitale, versato sul conto corrente dell’Associazione, viene tenuto da parte ed utilizzato per finanziare altre attività.
L’attività principale e più caratterizzante è forse quella relativa all’organizzazione dei Seminari: ogni anno, dal 1984 al 1991, infatti, viene preparato un seminario in più incontri, scegliendo ogni volta di approfondire e sviscerare un tema diverso legato alla donna e alla figura femminile. Di questi cicli di Seminari vengono poi puntualmente pubblicati gli atti ne “I Quaderni” dell’Associazione Culturale Livia Laverani Donini, rivista di cultura femminile pubblicata a cura dell’Associazione stessa.
Tra le attività si annoverano inoltre tavole rotonde, dibattiti e l’organizzazione di una mostra fotografica.
Iniziativa importante, che richiede un impegno di parecchi anni e vede la sua conclusione nel 1992, è una ricerca sul tema del parto condotta presso l’Ospedale Ostetrico Ginecologico Sant’Anna di Torino. Il lavoro è finanziato dalla commissione parlamentare delle Donne del Partito Comunista Italiano. Il progetto di ricerca viene impostato e condotto da Franca Balsamo, Graziella Bonansea, Elisabetta Donini, Maria Teresa Fenoglio, Adelina Lalli, Tiziana Piovesana e Rosalba Serini attraverso una serie di interviste alle ostetriche del Sant’Anna e alle donne che vi hanno partorito e la successiva rielaborazione ed analisi dei dati raccolti. I risultati di questo lavoro vengono pubblicati nel n. 8-9 de “I Quaderni”.
L’ultima iniziativa di rilievo dell’Associazione è il Convegno “Riparliamo di parto: testimonianze, riflessioni, esperienze, progetti…” che, organizzato a Torino il 6 febbraio 1993 da Giovannella Antonioli, Elisabetta Donini, Gioia Montanari, Clara Monzeglio, Laura Pasero e Rosalba Serini, prende il proprio spunto di discussione dai risultati del suddetto lavoro di ricerca sul parto.
Negli anni seguenti l’Associazione abbandona a poco a poco il suo impegno e, benché a tutt’oggi non abbia formalmente cessato di esistere, al presente non è sostanzialmente più attiva.
Nota archivistica
Le carte dell’Associazione Livia Laverani Donini erano conservate a casa di Elisabetta Donini che le ha consegnate all’Archivio delle Donne in Piemonte nella primavera del 2010.
I documenti erano collocati all’interno di cartelline, raccoglitori ad anelli, buste di plastica, faldoni, scatole di cartone ed altri vari tipi di contenitori, per un totale di circa 2 m lineari di documentazione, di cui un quarto era costituito da materiali bibliografici vari, che formavano la cosiddetta biblioteca dell’Associazione.
Si è proceduto dunque ad un esame preliminare dei documenti presenti che ha consentito di individuare, in base anche alle indicazioni fornite da etichette adesive talvolta presenti su cartelline e raccoglitori, una struttura di massima del fondo, almeno a livello di serie, che si è poi precisata e definita in fase di schedatura dei pezzi. La struttura inizialmente attribuita al fondo è, infatti, puramente ipotetica poiché solo alla fine del lavoro, quando tutta la documentazione è schedata, è possibile dargli la struttura definitiva. Come spesso accade nel caso di archivi di piccole associazioni, non esistevano mezzi di corredo, quali ad esempio un inventario, né segnature o titolari cui fare riferimento e di cui avvalersi per ricostruire l’ordinamento originario della documentazione.
Si è proceduto dunque alle operazioni di schedatura delle carte tramite l’applicativo Guarini Archivi. La schedatura consiste nel riportare i dati relativi alle singole unità archivistiche su una scheda informatica contrassegnata da un numero provvisorio e progressivo corrispondente a quello posto a matita sulle camicie che contengono i documenti. Al termine di tale operazione si entra in possesso di numerosi dati relativi ai documenti che permettono di ottenere un’idea più precisa circa la struttura dell’archivio e la posizione che all’interno di essa occupano le unità archivistiche.
La terza fase di lavoro è consistita nel riordino del data base informatico, attività resa agevole dall’applicativo Guarini Archivi che consente di aggiungere, eliminare, spostare di livello o di posizione in qualsiasi momento i vari raggruppamenti archivistici e di spostare all’interno di essi le unità archivistiche.
Al termine delle operazioni descritte, la struttura definitiva dell’archivio si presenta organizzata in 8 serie, per un totale di 128 unità archivistiche.
Serie 1 ) Atti costitutivi
La prima serie raccoglie gli atti costitutivi dell’Associazione e non presenta particolari difficoltà; si segnala soltanto che si è preferito spostare la carte relative all’attribuzione del codice fiscale, che erano originariamente conservate insieme all’atto costitutivo e allo statuto, nella serie relativa alla gestione amministrativa e contabile.
Serie 2) Socie
La seconda serie contiene le tessere delle socie, gli elenchi di indirizzi delle socie, quaderni manoscritti di verbali di riunioni e incontri delle socie e lettere di convocazione. Bisogna tuttavia segnalare che sono presenti anche indirizzari di centri di documentazione, librerie, biblioteche, case delle donne e gruppi di donne in Italia ed elenchi di indirizzi vari. Tali indirizzi erano conservati insieme agli indirizzi dei soci; si è dunque scelto di non smembrare il fascicolo e lasciarli dove si trovavano.
E’ infine importante rilevare che non si sono trovati i quaderni dei verbali delle assemblee, che con ogni probabilità sono rimasti a casa di una socia; di essi, infatti, si è trovata traccia soltanto in alcune fotocopie di pagine di un quaderno di verbali di assemblee ordinarie e straordinarie degli anni 1990-1991-1992. Sono invece presenti quaderni e fogli manoscritti di verbali di incontri e riunioni non ufficiali delle socie relativi all’attività dell’Associazione.
Serie 3) Gestione amministrativa e contabile
La terza serie raccoglie per l’appunto documenti vari relativi alla gestione amministrativa e contabile.
Si segnala che dall’unità LD 7 “Sottoscrizioni” si sono estrapolati i seguenti documenti: volantino di invito alla serata di venerdì 18 marzo 1983, “Poesie in forma di donna”, organizzata presso il Circolo Garibaldi, prima iniziativa pubblica cittadina dedicata al ricordo di Livia Laverani Donini al fine di aprire una sottoscrizione per costituire un premio destinato ad una tesi di specializzazione sui tumori femminili; invito e programma della serata “Per me la vita”, organizzata presso il cinema teatro ARS giovedì 28 aprile 1983 e dedicata a Livia Laverani Donini, con fotocopie dei testi e dei brani destinati alla lettura teatrale. Tali carte sono state spostate nella serie “Attività” e unite ai documenti relativi all’organizzazione dei due eventi nell’unità LD 13. In LD 7 dunque sono rimasti i documenti di carattere più strettamente contabile.
Si rileva infine che, a rigor di logica, le carte riferite ai contributi per il convegno “Riparliamo di parto” (LD 9) sarebbero rientrate tra le carte relative alle Richieste finanziamenti (LD 12). Tali documenti, peraltro, erano inseriti all’interno del medesimo raccoglitore, anche se le carte riguardanti i finanziamenti per il convegno erano raccolte tutte insieme in una cartellina di plastica che le separava dalle altre. Trattandosi di un fascicolo piuttosto corposo si è scelto di separarlo e schedarlo in maniera autonoma; benché si tratti di una richiesta di finanziamento, infatti, va notato che è molto più specifica rispetto alle altre che vanno a coprire tutto l’arco di attività dell’Associazione, presentandosi come richieste generiche di contributi non legate ad un progetto specifico.
Le unità all’interno della serie sono state ordinate secondo un criterio cronologico.
Serie 4) Attività
La serie raccoglie tutte le attività pubbliche dell’Associazione suddivise però in quattro sottoserie. Tale scelta è stata operata con l’intento di rendere evidenti i principali nuclei concettuali di attività svolte dall’Associazione.
Premeva soprattutto isolare i “Seminari” che ne rappresentano l’impegno principale e costante, una forma di evento ripetuta nel tempo e ben caratterizzata. La tipologia documentaria presente all’interno delle singole unità è identica (LD 22-LD 29); vi sono, tra l’altro, numerose audiocassette che contengono registrazioni dei seminari e di un paio di altri eventi (LD 18 e LD 21) per le quali si è deciso di non creare una serie a sé, ma di inserire piuttosto nell’unità relativa ad un determinato evento le audiocassette che lo riguardano.2
La sottoserie degli Eventi vari contiene per l’appunto le carte relative a quegli eventi unici e occasionali organizzati dall’Associazione: si tratta principalmente di dibattiti e tavole rotonde, ma vi sono anche una mostra fotografica, un pranzo sociale, le sottoscrizioni per la borsa di studio universitaria e il Convegno “Riparliamo di parto: testimonianze, riflessioni, esperienze, progetti…” che, benché prenda spunto dai risultati della ricerca sul parto, a rigore non rientra nel progetto.
Per quanto riguarda invece la suddetta ricerca sul parto, si è scelto di creare una sottoserie a sé in considerazione del fatto che non si tratta di un “evento”, ma di un lavoro che ha richiesto molto tempo e si è snodato nel corso di anni. E’ inoltre un’attività importante che ha prodotto molti documenti per cui sembrava giusto darle maggiore evidenza.
L’ultima sottoserie, infine, è dedicata alle pubblicazioni, ma raccoglie sia “I Quaderni” veri e propri sia il cosiddetto materiale relativo ai Quaderni, cioè carte varie che in qualche modo hanno a che fare con le pubblicazioni. Si segnala in particolare che l’unità LD 45 riguarda l’incontro “Passaparola”, cioè un’iniziativa che poteva benissimo essere collocata tra gli eventi, tuttavia, poiché si tratta di un incontro organizzato tra riviste e lo si è trovato tra le carte espressamente definite da Elisabetta Donini “materiale relativo ai quaderni”, si è preferito lasciarlo all’interno di questa serie. Al contrario il materiale preparatorio per la pubblicazione del quaderno relativo alla ricerca sul parto è stato lasciato nella sottoserie precedente (LD 39), dove lo si è originariamente trovato, benché si trattasse di materiale relativo ad una pubblicazione.
Si segnala infine che le sottoserie sono state ordinate secondo un criterio cronologico; l’unica eccezione è parzialmente rappresentata dalle pubblicazioni che, a rigore, cronologicamente si collocherebbero prima della ricerca sul parto, si è però considerato che in generale sono state realizzate sulla base delle attività svolte (seminari e ricerca) e dunque si collocano concettualmente dopo di esse. Anche le unità sono state ordinate all’interno delle sottoserie seguendo, in linea generale, il criterio cronologico.
Serie 5) Corrispondenza e circolari
Dopo aver esaminato la corrispondenza e il modo in cui era organizzata si è deciso di creare tre sottoserie. Vi erano, infatti, originariamente due cartelline: una recava un’etichetta con la dicitura “Posta” e raccoglieva in ordine cronologico, senza distinzione tra posta in arrivo e in partenza, tutta la corrispondenza dell’Associazione; l’altra recava un’etichetta con la dicitura “ Circolari Coordinamento Nazionale” e raccoglieva per l’appunto le circolari inviate all’Associazione dal Coordinamento Nazionale dei Centri Donna.
Si è, dunque, mantenuta tale suddivisione e in più si è scelto di aggiungere una terza sottoserie per raccogliere e isolare le numerose circolari del Centro di Documentazione Ricerca e Iniziativa delle Donne di Bologna, benché in origine fossero conservate insieme al resto della corrispondenza.
Si è poi scelto, all’interno delle sottoserie, di organizzare le circolari e la corrispondenza per anno, creando un’unità per ogni annata.
In particolare, per quanto riguarda la corrispondenza, si è valutato se valesse la pena dividere la posta in arrivo e in partenza ed eventualmente enucleare e dividere mittenti e destinatari almeno per tipologia, ma alla fine tale operazione è risultata impossibile da mettere in pratica, sia per la mole di lavoro sia per l’eccessiva e non omogenea frammentazione della corrispondenza a cui avrebbe dato origine. Si è dunque deciso di fornire, nella descrizione del contenuto dell’intera sottoserie, un elenco generale in ordine alfabetico degli Enti e delle Associazioni con cui è stata intrattenuta la corrispondenza, formando poi le unità sulla base del solo criterio cronologico, cioè per anno, e fornendo per esse una descrizione generica.
Serie 6) “Materiali ricevuti da altri Enti e Associazioni”
La serie contiene documenti vari inviati all’Associazione Livia Laverani Donini da parte di altri Enti e Associazioni: locandine, volantini, programmi ed inviti a seminari, dibattiti, mostre, rassegne cinematografiche, spettacoli teatrali, eventi vari, cataloghi di case editrici.
Il titolo è originale; si è copiato, infatti, quello manoscritto attribuito all’insieme delle carte da Elisabetta Donini. Il materiale documentario era suddiviso per anno, cioè raccolto all’interno di buste di carta che recavano sul dorso la data manoscritta.
Si è deciso di mantenere tale organizzazione e anche in questo caso, come si è fatto in precedenza per la corrispondenza, si è fornito, nella descrizione del contenuto dell’intera sottoserie, un elenco generale in ordine alfabetico degli Enti e delle Associazioni che hanno inviato i materiali.
Serie 7) Miscellanea
La serie contiene carte varie per tipologia e argomento ricevute o prodotte dall’Associazione.
Si è scelto di organizzarle cronologicamente e i documenti senza data, cui è stata comunque attribuita una cronologia generica all’ultimo quarto del XXI secolo, sono stati collocati in coda alla serie in ordine alfabetico.
Serie 8) Materiale bibliografico
L’ultima serie contiene monografie e periodici raccolti o ricevuti che costituivano la biblioteca dell’Associazione.
Dopo un’attenta analisi del materiale, si è giunti alla conclusione che il criterio di ordinamento migliore e più significativo in questo caso specifico era l’ordine alfabetico per autore. Si tratta, infatti, per la maggior parte di pubblicazioni della Commissione Nazionale per la Realizzazione della Parità tra Donna e Uomo o di centri Pari Opportunità e Centri Donna di varie Provincie italiane inviate all’Associazione; sembrava significativo lasciare insieme i volumi prodotti e inviati dal medesimo autore piuttosto che dividerli con un ordinamento cronologico o alfabetico per titolo.
Si è dunque scelto di separare monografie e periodici creando due sottoserie all’interno delle quali le opere sono ordinate per autore; in base a questa scelta è poi parso necessario inserire nel titolo dell’unità il nome dell’autore prima del titolo del volume. Le opere del medesimo autore sono poi ordinate cronologicamente.
Si segnala infine che LD 119 Circolo Garibaldi – “Il Bollettino. Notiziario del Circolo Garibaldi”, non era conservato nella biblioteca dell’Associazione ma si trovava tra le carte relative alle attività, forse a causa della presenza di un articolo di Piera Egidi: Le “Donne” prendono casa!, che riguarda in generale l’Associazione ed in particolare l’acquisizione di una sede presso il Circolo Garibaldi. Tuttavia, poiché non faceva parte di alcun fascicolo specifico relativo all’oggetto di cui sopra, si è scelto di collocarlo per coerenza tra il materiale bibliografico.
L’ultima fase di lavoro è consistita nel riordino fisico, con condizionamento dei documenti all’interno di apposite cartelline di cartoncino di colore neutro. Durante questa operazione, il numero provvisorio, posto a matita sulle camicie durante la schedatura, è stato sostituito con la segnatura definitiva, tramite apposizione di etichetta adesiva nell’angolo inferiore destro delle cartelline. Si è scelto di attribuire alle unità archivistiche un numero di corda unico preceduto dalla sigla LD.
Il materiale documentario è infine stato collocato in faldoni, ad eccezione del materiale bibliografico, che è stato lasciato “a vista” e che reca il numero di segnatura dell’unità all’interno della copertina.
Si è provveduto inoltre ad indicizzare i nomi di persona e di Enti citati nel contenuto delle unità. Tali elementi compaiono nell’indice dei nomi collocato al fondo del presente inventario.