Mimì Oldofredi Tadini, una vita per l’Italia – Domenico Sanino
Maria (Mimì) Terzi era figlia del marchese bergamasco Luigi Terzi e della principessa russa Elisabetta di Galitzin. Con il marito, il conte Ercole Oldofredi Tadini, fu in prima linea durante le cinque giornate di Milano del 1848. Fu lei a far sventolare sul campanile di San Babila la prima bandiera tricolore.
Al ritorno degli austriaci in Lombardia, tutta la famiglia fuggì a Cuneo, dove viveva la cognata, vedova del conte Luigi Mocchia di san Michele. Gli Oldofredi trascorsero così, tra Cuneo e Torino, ben dieci anni di esilio.
Ercole Oldofredi diventò uno dei principali collaboratori di Cavour e Mimì lo aiutò in questa eroica impresa che doveva portare all’Unità d’Italia.
Fu con Cavour al Congresso di Parigi nel 1856 dove servì a tessere relazioni con l’ambasciatore russo e quello austriaco. Ospitò Napoleone III nel suo castello di Calcio, nella bassa bergamasca, prima della battaglia di Solferino. Seguì le truppe franco-piemontesi nel sanguinoso scontro di Solferino, prodigandosi a soccorrere i feriti. Su richiesta di Cavour, che non aveva persona più fidata, portò a Milano, nascosto tra le stecche del suo busto, il discorso della corona con cui si diede inizio alla seconda guerra di indipendenza.
Domenico Sanino. È nato nel 1950 e vive a Cuneo a villa Oldofredi Tadini. Laureato in Scienze Biologiche, già insegnante di Scienze presso il liceo scientifico di Cuneo, giornalista pubblicista, si interessa da molti anni della salvaguardia della natura e del patrimonio storico-artistico della provincia di Cuneo. Molti i suoi contributi di argomenti scientifici e di storia locale su giornali e riviste.
Dal 1994 è presidente della Pro Natura Cuneo. Ha scritto numerosi libri, tra cui “Mimì ed Ercole Oldofredi Tadini: una vita per l’Italia” Ed L’Arciere 2010.