Memorie disperse memorie salvate.
Quando gli archivi parlano di donne
a cura di Sara Staffieri e Ferdinanda Vigliani
Edizioni SEB27, Torino, 2015 – 196 p.
Memorie disperse memorie salvate è il titolo di un ciclo di convegni che l’ArDP ha organizzato fin dalla fondazione. In occasione della nona edizione (Torino, 28 novembre 2014), grazie a un finanziamento della Regione Piemonte e della Consulta femminile regionale piemontese, si è voluto offrire una riflessione tramite gli interventi tenuti nel corso del convegno che in parte tirassero le fila di otto anni di attività convegnistica e di lavoro in rete sul territorio piemontese con archivi, istituti culturali, associazioni e in parte guardassero all’attualità e a lavori di archivistica e di ricerca più recenti.
Interventi di: Silvana Bartoli, Alessandra Demichelis, Elisabetta Donini, Liliana Ellena, Alessandra Gebbia, Laurana Lajolo, Silvia Magistrini, Giuliana Manica, Elena Petricola, Bruna Peyrot, Elena Rizzato, Toti Rochat, Caterina Simiand, Simonetta Vella, Beatrice Verri, Ferdinanda Vigliani, Luciana Ziruolo.
Un libro che vuole far conoscere l’importanza delle fonti archivistiche per la storia di genere, ma anche la difficoltà di indagare fra i documenti conservati negli archivi, per ricostruire la storia femminile nei diversi ambiti che l’hanno caratterizzata. Raramente esistono archivi specifici, dedicati alla storia di genere, e ancora più raramente esistono nel sistema di catalogazione delle mappe, che aiutino a rintracciare le specificità della storia delle donne. Le autrici di questo volume sono storiche, scrittrici, archiviste, studiose che hanno dedicato la loro attività professionale alla costruzione di centri di documentazione sulla storia delle donne o a studiare i modi per far emergere dagli archivi la storia di genere. Da anni si incontrano per scambiare le loro esperienze scientifiche e questo libro vuole essere una sintesi-bilancio di quanto da loro ordito nel corso del tempo. Ci parlano del lavoro di indagine già realizzato e di quanto ancora rimanga seppellito negli archivi, e lo fanno percorrendo diversi filoni tematici: la vita delle operaie delle industrie tessili, la partecipazione femminile alla lotta di Liberazione, la presenza delle donne nell’amministrazione pubblica, la reclusione nei monasteri e le privazioni intellettuali subite, il processo di emancipazione delle donne protestanti, le storie femminili ricostruite a partire dalle fonti giudiziarie. «Se la storia delle donne resta occultata, manca una componente fondamentale anche per la comprensione del presente», si legge nello statuto dell’Archivio delle Donne in Piemonte (ArDP) che ha promosso questo volume. Un contributo per rivelare (o liberare) le memorie femminili sommerse.
(fonte: Seb27)