Iperfondo Gruppo Donne e Scienza di Torino
Inventario a cura di Marina Brondino (2009)
Versione integrale dell’inventario
Introduzione archivistica
Il riordino delle carte appartenenti ai fondi personali di Anita Calcatelli, Elisabetta Donini, Monica Ferraris, Bice Fubini e Margherita Plassa relative all’attività del gruppo “Donne e scienza” di Torino è stato realizzato, tra luglio 2008 e marzo 2009, nell’ambito del progetto “Il gruppo Donne e scienza di Torino: per serbare memoria di un’esperienza che dura da trent’anni” curato dall’Associazione Archivio delle Donne in Piemonte.
Il gruppo “Donne e scienza” nasce alla fine degli anni ’70 a Torino, su iniziativa di un gruppo di ricercatrici universitarie che si proponevano “di analizzare le emarginazioni ed i disagi delle donne nel campo scientifico, le cause della presenza esigua di donne in determinati campi di ricerca, gli aspetti maschili del modo di fare scienza e – utilizzando i metodi propri del movimento delle donne – di arrivare a formulare ambiziosamente ipotesi su di una scienza al femminile. Lunghe chiacchierate collettive, confronto delle reciproche storie ed esperienze, elaborazione e distribuzione di un questionario, articoli, interventi, il piacere di vedersi e di ritrovarsi” [1].
Per la sua natura non strutturata il gruppo non ha mai prodotto e conservato documentazione propria. Sono le donne che ne hanno fatto parte ad avere conservato tra le proprie carte una traccia delle attività del gruppo che si intreccia inestricabilmente con la vita di ciascuna di loro. Così ciascuna di loro ha portato quella parte delle proprie carte che riteneva legata al gruppo permettendo una ricostruzione che è prima di tutto un punto di vista.
Occorre tenere sempre ben presente nella consultazione dell’iperfondo[2] Donne e Scienza, come lo è stato per chi ha effettuato il riordino, che le carte schedate sono solo una parte di fondi personali che ci si augura possano un giorno essere riordinati nella loro interezza.
L’iperfondo consiste complessivamente in 18 cartelle contenenti un totale di 182 fascicoli.
L’arco cronologico rappresentato è compreso tra il 1971 e il 2009.
La documentazione comprende appunti, testi manoscritti e dattiloscritti, raccolte di ritagli di giornale e pubblicazioni, floppy disk e cd, manifesti.
Si è deciso di creare una struttura comune che permettesse di descrivere i diversi fondi mantenendo un certo grado di uniformità, seppur necessariamente parziale a causa delle peculiarità di ciascuno.
La struttura è articolata in 8 serie:
1. Del gruppo, sul gruppo: nascita, “questionario”, attività, iniziative
2. Riunioni e incontri
3. Materiali di documentazione
4. Partecipazione ad iniziative diverse organizzate da altri
5. Corrispondenza
6. Rapporti con il Coordinamento nazionale donne di scienza
7. Rapporti con l’Associazione Donne e Scienza di Roma
8. Articoli
anche se occorre sottolineare che le spiccate caratteristiche individuali dei fondi si evidenziano anche attraverso differenze strutturali, in nessun caso sono rappresentate tutte le serie, e hanno determinato la necessità di adattare la denominazione della serie 2. Riunioni e incontri, modificandola, a seconda dei casi, in Riunioni e incontri con corrispondenza e documentazione relativa a attività e iniziative del gruppo e di altri e in Riunioni e incontri del gruppo e del Coordinamento nazionale.
Per le particolarità relative a ciascuno si rimanda alle note archivistiche dei singoli fondi.
I fascicoli costituenti le unità archivistiche sono stati condizionati in cartelline riportanti, scritte a matita:
– numero identificativo dell’unità archivistica costituito da una sigla alfabetica formata dalle iniziali del nome della proprietaria del fondo seguita da tre numeri che identificano il fondo, il numero della serie e il numero di unità, separati da punti (es. BF 1.1.2, ossia fondo 1. Carte Bice Fubini, serie 1. Del gruppo, sul gruppo: nascita, questionario, attività, iniziative, fascicolo 2);
– numero identificativo dell’unità di conservazione formato da sigla alfabetica (iniziali del nome della proprietaria del fondo) e numero di corda aperto per ciascun fondo (es. BF 2, fondo Carte Bice Fubini, cartella 2);
– titolo del fascicolo;
– estremi cronologici del fascicolo.
All’interno dei fascicoli è stata conservata la disposizione in ordine cronologico dei documenti e i fermagli metallici, o i divisori in plastica, presenti in gran numero, sono stati sostituiti da camicie di conservazione in carta.
Le unità archivistiche sono state raccolte in cartelle in cartone (unità di conservazione) che recano sul dorso la denominazione del soggetto conservatore, la denominazione dell’iperfondo, del fondo, la sigla alfanumerica dell’intervallo dei fascicoli contenuti e il numero di corda progressivo dell’unità di conservazione.
La schedatura e il riordino sono stati effettuati con il programma Guarini Archivi elaborato dal CSI Piemonte e messo a disposizione dalla Regione Piemonte.
L’inventario prodotto è disponibile alla consultazione sia in forma cartacea sia informatizzata in formato Word presso la sede dell’Associazione Archivio delle Donne in Piemonte[3]. Il database Guarini Archivi, disponibile alla consultazione[4], permetterà di effettuare ricerche per parola in tutti i campi compilati.
Si è provveduto ad indicizzare (ovvero inserire in liste di autorità) i nomi di persona citati nell’oggetto del fascicolo. Tali elementi compaiono nell’indice analitico collocato al fondo dell’inventario cartaceo e il cui riferimento è dato dal numero di puntatore, indicato per ogni unità archivistica da un numero in corsivo sul lato destro della pagina.
Le carte messe a disposizione per il riordino saranno conservate, a scelta della proprietaria, presso la propria abitazione o presso la sede dell’Associazione Archivio delle Donne in Piemonte. In entrambi i casi ne sarà permessa la consultazione a chi ne faccia richiesta ad ArDP che provvederà a renderle disponibili.
Il lavoro di riordino è stato condiviso in tutte le sue fasi con le proprietarie delle carte che hanno collaborato con generosità ed entusiasmo e a cui va il mio ringraziamento più sincero.
Denominazione dei fondi con riepilogo dei dati relativi a consistenza ed arco cronologico
La posizione e il conseguente numero progressivo identificativo dei fondi è stata scelta sulla base dell’ordine di entrata nel gruppo. L’arco cronologico non è significativo riguardo l’entrata a far parte del gruppo, la scelta individuale di sottoporre al riordino anche raccolte di documentazione su tematiche inerenti l’attività del gruppo o carte riguardanti il gruppo ma precedenti all’entrata a farne parte, ha determinato la presenza di archi cronologici con data iniziale precedente la sua formazione e l’entrata a farne parte della singola. Così come le date finali non sono necessariamente significative riguardo alla cessazione a far parte del gruppo ma riflettono esclusivamente le scelte delle singole nell’individuazione delle carte del proprio archivio personale da sottoporre al riordino.
1. Carte Bice Fubini 63 fascicoli, 3 cartelle
2. Carte Margherita Plassa 40 fascicoli, 4 cartelle
3. Carte Anita Calcatelli 40 fascicoli, 8 cartelle
4. Carte Monica Ferraris 19 fascicoli, 1 cartella
5. Carte Elisabetta Donini 20 fascicoli, 2 cartelle
Le schede inventariali del Gruppo Donne e Scienza di Torino sono consultabili integralmente online sul sito Guarini Archivi Web all’indirizzo http://www.regione.piemonte.it/guaw/ListAction.do
(istruzioni: in corrispondenza dell’opzione “Lista enti conservatori” selezionare dall’elenco “Archivio delle Donne in Piemonte” e cliccare sul tasto “Ricerca”)
[1] Bice Fubini, “«1978-1987: c’è spazio per il femminile nel mondo della scienza?» Due esperienze a confronto”, in AA.VV., Donne di scienza: esperienze e riflessioni, a cura di Rita Alicchio e Cristina Pezzoli, Centro documentazione donne di Bologna, Rosenberg & Sellier, Torino 1988, p. 42.
[2] Complesso di documenti costituito da una pluralità di fondi.
[3] Per informazioni e richieste contattare ArDP scrivendo a ardp@archiviodonnepiemonte.it
[4] Il database sarà reso disponibile alla consultazione sul web